Longobardi in Vetrina

Il progetto “Longobardi in Vetrina” realizzato con i contributi della L77/06 del MiC, propone la diffusione della conoscenza della cultura longobarda attraverso la valorizzazione delle realtà museali presenti nei singoli complessi monumentali, parte integrante del sito UNESCO “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”, ma anche di quelli espressione dei territori coinvolti dal passaggio dei Longobardi.

La collaborazione e la sinergia tra i musei della Rete e di quelli nazionali che sono espressione dei territori di forte valenza longobarda, hanno permesso di individuare 7 grandi temi declinati in 15 mostre temporanee.

Tutte le mostre sono state raccolte in un catalogo unico cartaceo ed in un’unica esposizione virtuale.

Questo progetto si configura come la prima grande mostra a livello nazionale dedicata al popolo longobardo, la più grande per estensione e coinvolgimento di istituzioni e di patrimonio archeologico.

Longobardi in Vetrina è:

15 mostre
13 musei
7 diversi aspetti della cultura del popolo longobardo.

1) Animali totemici dell’immaginario Longobardo.
Museo Archeologico di Cividale del Friuli (Ud) – Museo Archeologico di Povegliano Veronese (Vr) – Antiquarium di Spilamberto (Mo)
2) L’ideale guerriero.
Museo di Santa Giulia di Brescia e Museo dell’Alto Medioevo di Roma
3) Flavia Sebrio. Castelseprio longobarda, presidio militare e città regia.
Antiquarium di Castelseprio (Va) e Civico Museo Archeologico di Milano
4) Il riuso consapevole dell’antico in età longobarda.
Tempietto di Campello sul Clitunno (Pg) e Museo Nazionale del Ducato di Spoleto (Pg)
5) L’intelligenza nelle mani. Produzione artigianale e tecniche di lavorazione in età longobarda.
Museo del Ducato di Spoleto (Pg) e Museo dell’AltoMedioevo di Roma
6) Scritture in-colte. Testimonianze di mezzi e strumenti per la comunicazione.
Museo diocesano di Benevento e biblioteca capitolare di Benevento
7) Le armi e il potere. L’arcangelo longobardo.
Musei TECUM di Monte Sant’Angelo (Fg) e Musei Reali di Torino.

Le mostre erano tutte visitabili mediante la piattaforma MOVIO, nata dalla collaborazione tra ICCU-MiBAC e il Gruppo Meta, abbattendo così le barriere geografiche e permettendo da tutti i dispositivi la fruizione dei reperti esposti.

MUSEI COINVOLTI

  1. Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli (UD)
  2. Museo Archeologico di Povegliano Veronese
  3. Antiquarium di Spilamberto (MO)
  4. Museo di Santa Giulia di Brescia
  5. Museo delle Civiltà – Museo dell’Alto Medioevo di Roma
  6. Parco Archeologico e Antiquarium di Castelseprio (VA)
  7. Civico Museo Archeologico di Milano
  8. Museo Nazionale del Ducato di Spoleto
  9. Tempietto sul Clitunno di Campello sul Clitunno
  10. Museo Diocesano di Benevento
  11. Biblioteca Capitolare di Benevento
  12. Museo TECUM del Santuario di San Michele Arcangelo
  13. Musei Reali di Torino e Museo di Antichità

Oltre ai Musei coinvolti nelle esposizioni temporanee sono stati inseriti anche i luoghi Longobardi appartenenti al  sito seriale Unesco “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”, dove non sono esposte opere relative alle mostre ma vi suggeriamo di visitarle per conoscere e apprezzare l’incredibile patrimonio Longobardo giunto sino a noi e tutelato e promosso dall’Associazione Italia Langobardorum.

  1. Tempietto Longobardo di Cividale del Friuli  
  2. Monastero di Torba
  3. Basilica di San Salvatore Spoleto
  4. Santa Sofia di Benevento

 

I Racconti di Mariangela Galatea Vaglio e

le Tavole di Tommaso Levente Tani 

…Quella dei Longobardi è più che una storia, è una parabola…

È lì, di fronte al mare, in groppa al suo destriero. I lunghi capelli biondi scendono fluenti sulle spalle, come un’aureola d’oro. Il corpo muscoloso e snello si staglia contro il sole, gli occhi azzurri come l’azzurro infinito che si stende davanti a lui. Nella mano una lancia, la punta di metallo che scintilla. La allunga, con una mossa decisa, fino a toccare la colonna dell’antico tempio che occupa come una sentinella solitaria il promontorio di Reggio.

«Fino a qui – dice – è la terra dei Longobardi!»
Alle sue spalle la sua gente in armi esulta, grida il suo nome: «Autari! Autari!»
Il giovane re alza le braccia in un gesto di vittoria.
Da Nord a Sud è finalmente tutta sua e del suo popolo, quella terra per cui hanno tanto combattuto, e lui la rivendica con la lancia del guerriero. Ma non è il gesto di un predone barbaro, è il gesto di un imperatore, di un nuovo Costantino, un filo rosso che lega il passato glorioso a un futuro che lo sarà.
Al di là di quel mare azzurro ci sono Costantinopoli e i domini bizantini. Autari è lì per segnare non un limite, ma un nuovo confine. I Bizantini sono ormai oriente, sono altro. L’occidente è dei Longobardi e dei Romani, fusi insieme in un nuovo popolo: il suo.

Quella dei Longobardi è più che una storia, è una parabola. Scesi dall’oscuro Nord in cerca di terre migliori e di bottino, sono i più barbari dei barbari: un marasma indefinito di tribù e di uomini, tenuti insieme solo dal bisogno o dall’ambizione. Entrano nel giardino dell’impero come chi vuole prendere, ma alla fine ne sono presi. I Goti in Italia erano rimasti Goti, i Franchi un giorno scenderanno, ma restando sempre Franchi. I Longobardi no. Loro si trasformano, si adattano, si mimetizzano, si definiscono come popolo, e come comunità, tanto che al crollo del loro regno non sarà più possibile distinguerli se non per i nomi.

Sono un laboratorio, un interrogarsi continuo e rispondersi, un inventare nuove vie. La lancia di Autari tocca una colonna antica, non per distruggerla ma per assorbirne la storia. I Longobardi sono gli eredi di quello che c’è stato prima, e si sentono destinati a tramandarlo ai posteri. Non sono ospiti, non sono conquistatori. Volevano una casa e l’hanno trovata, e si industriano ad amministrarla, capirla, proteggerla. Non sono più barbari, non sono più stranieri. Sono i primi italiani. Perché i Longobardi non sono un “loro”, sono un “noi”.

Progetto A Cura Di | Francesca Morandini, Maria Stovali, Arianna Petricone

Comitato Scientifico | Ermanno Arslan, Cinzia Dal Maso, Angela Maria Ferroni, Mariarosaria Salvatore

Revisione | Elena Baiguera

Traduzioni | Jim Bishop

Progettazione Grafica | Graficarte Severini Di Spoleto, Maria Stovali

Racconti | Mariangela Galatea Vaglio

Tavole | Tommaso Levente Tani

Mostra On-Line | Arianna Petricone, Eva Baldassarri (Gruppo Meta)

Cda Associazione Italia Langobardorum | Laura Castelletti, Stefano Balloch, Pierpaolo D’arienzo, Rossella Del Prete, Sara Matilde Masseroli, Domizio Natali, Ada Urbani

 

Gli allestimenti

Animali
totemici

L’ideale
guerriero

Flavia
Sebrio

L’intelligenza
nelle mani

Il riuso
dell’antico

Scritture
in-colte

Le armi
e il potere

Presentazione
Nazionale

Date delle Mostre

15 mostre
13 musei
7 Temi Longobardi

Animali totemici dell’immaginario longobardo

24/01-31/08/19

L’ideale guerriero

29/01-14/07/19

 

Flavia Sebrio, presidio militare e città regia

06/02-21/07/19

 

L’intelligenza nelle mani

24/01-21/07/19

Il riuso consapevole dell’antico in età longobarda

18/12/18-6/10/19

Scritture in-colte

26/01-30/06/19

Le armi e il potere: l’arcangelo longobardo

7/02-11/05/19