Tempietto del Clitunno
La chiesa Longobarda dall’architettura classica
Il Tempietto del Clitunno è un piccolo sacello in forma di tempio corinzio tetrastilo in antis con due portici laterali.
La facciata è scandita da splendide colonne ricoperte di foglie e da un architrave che riporta, in scrittura capitale quadrata romana, l’iscrizione che invoca Dio; si tratta di uno dei rarissimi esempi di epigrafia monumentale del primo Medioevo.
La progettualità e la perizia nell’impiego degli spolia antichi accomunano il Tempietto al San Salvatore di Spoleto.
All’interno si conservano dipinti murali di notevole qualità, che sono stati messi in relazione con quelli del presbiterio di Santa Maria Antiqua a Roma; gli affreschi inquadrano l’edicola marmorea dell’abside, caratterizzata dalla commistione di elementi architettonici di reimpiego e di decorazioni eseguite ex novo.
La destinazione originaria del Tempietto longobardo
L’eccentricità morfologica del Tempietto del Clitunno ha dato adito a diverse interpretazioni circa la sua originaria destinazione.
La storiografia critica ha proposto per questo edificio datazioni alquanto differenti che vanno dal tardoantico (IV-V secolo), all’epoca longobarda (VII-VIII secolo), al periodo di rinascita del gusto classico che si ebbe nell’area spoletina in età romanica (XII-XIII secolo).
Questa discordanza di opinioni deriva in primo luogo dal carattere di unicità che contraddistingue l’edificio e si intreccia alle molte questioni insolute che lo riguardano: le motivazioni della ripresa di un modello architettonico classico per un edificio evidentemente legato al culto cristiano, l’originaria destinazione sacra, l’individuazione delle fasi costruttive, la chiara distinzione tra pezzi riusati e il loro completamento.
Un edificio che ambisce al prestigio
La costituzione del Ducato longobardo di Spoleto ad opera di Faroaldo si colloca poco dopo l’arrivo dei Longobardi in Italia. Come quello di Benevento anche questo dell’Italia centrale, con capitale a Spoleto, rimase largamente indipendente fino al 729 d.C., quando si assoggettò al re longobardo. Il Tempietto sul Clitunno, dagli ultimissimi studi, sembra doversi associare al periodo dell’indipendenza spoletina.
Insieme alla Basilica di San Salvatore, posta ai margini della stessa città di Spoleto, manifesta in maniera evidente quella predilezione per l’architettura di prestigio riscontrabile in tutti gli altri ducati, al nord e al sud, espressione delle aspirazioni dell’èlites longobarde.
Sporadiche testimonianze documentarie suggeriscono che le élites longobarde in Italia commissionassero fin dal principio edifici prestigiosi (palazzi e residenze, ma anche chiese e basiliche), sul modello dei predecessori romani, al fine di legittimare la loro posizione e autorità.
Le sculture di stampo romano
La gran parte degli ornamenti scolpiti è costituita da opere nuove.
Sono progettate ed eseguite in modo così convincente, abile e ingannevole da riuscire a convincere anche Palladio che il Tempietto fosse un tempio romano e continua a sviare e a stupire gli studiosi anche oggi.
Visita
Info e contatti
Tempietto del Clitunno
Via del Tempio, 1, 06042 Pissignano PG
Tel. 0743 3275085
Mail. pm-umb@beniculturali.it
Sito web
VUOTO
Biglietti
Intero € 3,00
Ridotto € 2,00
Gratuito per i cittadini dell’U.E. sotto i 18 anni, fatte salve le agevolazioni previste dal regolamento di ingresso ai luoghi della cultura italiani.
Orari
Orari dal 1 al 31 maggio:
Lunedì 10.00 – 18.00
Martedì chiuso
Mercoledì 10.00 – 18.00
Giovedì 10.00 – 18.00
Venerdì 10.00 – 18.00
Sabato 10.00 – 18.00
Domenica 10.00 – 18.00
Orari dal 1 al 14 giugno:
Lunedì 10.00 – 19.00
Martedì chiuso
Mercoledì 10.00 – 19.00
Giovedì 10.00 – 19.00
Venerdì 10.00 – 19.00
Sabato 10.00 – 19.00
Domenica 10.00 – 19.00