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I luoghi del
sito UNESCO
Dal nord al sud i luoghi del sito seriale UNESCO sono diffusi in tutta la penisola italiana.
Lombardia, Puglia, Umbria, Friuli-Venezia Giulia e Campania: cinque regioni, sette città conservano i monumenti più significativi del periodo longobardo in Italia. Chiese e basiliche, musei e santuari sono gioielli artistici e architettonici ricchi di fascino e di tesori inestimabili dell’era longobarda.
I beni iscritti nel sito UNESCO sono
- L’area della Gastaldaga con il Tempietto Longobardo e il Complesso Episcopale a Cividale del Friuli (UD);
- L’area monumentale con il complesso monastico di San Salvatore – Santa Giulia a Brescia;
- Il castrum con la Torre di Torba e la Chiesa di Santa Maria foris portas a Castelseprio Torba (VA);
- La Basilica di San Salvatore a Spoleto (PG);
- Il Tempietto del Clitunno a Campello sul Clitunno (PG);
- Il complesso di Santa Sofia a Benevento;
- Il Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo (FG).
Cividale del Friuli
Cividale del Friuli, per opera del re Alboino, nel 568 d.C. divenne capitale del primo ducato longobardo nonché città importante nella politica, nella religione e nella cultura.
Oggi la sua cinta muraria comprende edifici che testimoniano il periodo longobardo, dal Tempietto al complesso episcopale, passando per le ricchezze conservate nel Museo Archeologico Nazionale.
Brescia
I Longobardi si insediarono a Brescia nel 569 d.C. sotto il governo del duca Alachis e nel 636 d.C. sotto il regno di re Rotari, che promulgò le prime leggi scritte del popolo longobardo.
L’ascesa del Re Desiderio e della Regina Ansa portò grande prestigio alla città, dotandola di un patrimonio di grande valore: il Complesso monastico di San Salvatore – Santa Giulia.
Castelseprio-Torba
Nel cuore della valle del fiume Olona, ai piedi dei valichi alpini, sorge una cinta muraria che comprende anche Torba e che custodisce un’incredibile quantità di tracce longobarde: il Parco Archeologico di Castelseprio, il castrum sibrium, il Monastero di Torba e la Chiesa di Santa Maria Foris Portas.
Spoleto
Città longobarda con ruolo primario, Spoleto custodisce un edificio eccezionale per il linguaggio romano classico con cui è stato concepito.
La Basilica di San Salvatore è il frutto dell’incontro di tendenze differenti, dell’espressione delle élite del potere longobardo e di un pluralismo culturale peculiare dell’Alto Medioevo.
Campello sul Clitunno
A pochi passi dalla sorgente del fiume Clitunno sorge uno dei monumenti tardo antichi più importanti dell’Umbria: il Tempietto del Clitunno.
Un sacello dall’aspetto simile ai templi corinzi, costruito tra il IV e il V secolo, che arricchisce il patrimonio culturale di Campello sul Clitunno grazie al suo stile classicheggiante e al mistero che avvolge la sua funzione originaria.
Benevento
A Benevento fu fondato, nel 571, un Ducato in cui regnò il principe Arechi.
Da quel momento la città vide una grande crescita dell’attività culturale e del prestigio fino a ricoprire il ruolo di capitale della Langobardia Minor, di cui restano oggi numerose tracce nella Chiesa di Santa Sofia, nel Chiostro del Monastero e nel Museo del Sannio.
Monte Sant’Angelo
Dopo l’annessione del Gargano al Ducato di Benevento nel 560 d.C., Monte Sant’Angelo divenne un punto di riferimento longobardo per il culto dell’Arcangelo Michele. Il Santuario di San Michele, oggetto di importanti e continui miglioramenti come la scalinata, il camminamento e la galleria, divenne modello per tutti i santuari europei.
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