Parco archeologico e Antiquarium
Il Parco archeologico
di Castelseprio
Il Parco Archeologico di Castelseprio, comprendente anche l’Antiquarium, è un Istituto di proprietà statale del Ministero della Cultura (demanio culturale inalienabile), destinato alla pubblica fruizione. E’ costituito da una parte di proprietà della Provincia di Varese con la quale è stato siglato un Comodato d’uso nel 1994 ancora in corso.
L’area è situata in territorio extraurbano; occupa una superficie di circa 130.000 mq di cui aperti al pubblico circa 55.000 mq, su un pianalto che si affaccia sulla media Valle Olona.
Il castrum
Il Parco Archeologico comprende, in una ricca cornice boschiva, i resti di un castrum sviluppatosi nel V sec. d.C. su preesistenze militari del IV sec. d.C., circondato da poderose mura di cinta turrite, che difendono anche parte dell’avamposto di fondovalle conosciuto come Monastero di Torba (di proprietà del FAI). L’Area Archeologica di Castelseprio si trova in un terrazzamento d’altura, circondato da boschi e, in basso, da profondi valloni dove scorrono fiumi e torrenti. L’area testimonia in maniera eccezionale il reimpiego del sistema fortificato sorto in età tardo-romana a seguito delle prime invasioni barbariche
Nucleo di potere rurale
Il castrum, distrutto nel Duecento e successivamente abbandonato, ha mantenuto i suoi caratteri fondamentali. L’imponente circuito murario e il complesso cultuale di San Giovanni Evangelista, con la Basilica e il Battistero ottagonale, furono ristrutturati dai Longobardi nel VII secolo ed utilizzati all’interno e all’esterno per le sepolture degli aristocratici. In epoca longobarda l’area fu sede di un Gastaldo, un amministratore dei possedimenti del re longobardo che promosse la costruzione di edifici di pregio come la chiesa di Santa Maria foris portas e il Monastero di Torba, che insieme costituiscono il complesso monumentale di Torba, estensione del sito fortificato di Castelseprio. Significativo esempio della creazione di nuclei di potere nel territorio rurale, l’insediamento è definito dalle mura di cinta che si sviluppano fino a Torba, nel fondovalle della piana del torrente Olona. La Torre, eretta tra il V e il VI secolo, è l’unica testimonianza rimasta del periodo tardo-imperiale, quando il complesso era presidio militare.
La struttura
L’insediamento fortificato di Castelseprio è racchiuso da un circuito murario, scandito da torri, che circonda l’area pianeggiante su cui sorgeva il centro abitato con i principali monumenti civili e religiosi. Un tratto autonomo delle mura scendeva verso Torba, dove la torre poi inglobata nel monastero, costituiva un avamposto fortificato verso il fiume Olona.
Tutte le torri, ad eccezione di quella di Torba, e gran parte delle mura sono conservate poco oltre il livello delle fondazioni, anche a causa dell’intenzionale distruzione del 1287. L’odierna entrata al Castrum costeggia i piloni dell’antico ponte di accesso, che portava a un avancorpo semicircolare (parzialmente conservato), nel quale si apriva la porta principale, varcata la quale ci si trova di fronte, ora come in passato, al complesso religioso di San Giovanni, collocato in una zona centrale del pianoro.
La Basilica di San Giovanni
La basilica di San Giovanni, con l’annesso battistero, forma un complesso al quale appartengono anche una monumentale cisterna (lungo uno dei fianchi della chiesa) e un campanile, di cui resta il basamento, con ampio reimpiego di materiale antico.
Notevoli, nel battistero, le tracce di affreschi parietali e di un pavimento realizzato con piccole lastre marmoree (opus sectile).
Il complesso, databile nella sua prima fase al V-VI secolo, continua a essere sede di una collegiata di canonici fino al 1582; inizia poi un progressivo abbandono, che si conclude con la demolizione quasi completa agli inizi dell’Ottocento. A ridosso dell’abside sono visibili grandi lastre, alcune con decorazione a croce, riferibili a sepolture privilegiate. A sud di San Giovanni vi sono i ruderi di San Paolo, una chiesa a pianta centrale esagonale, già menzionata nel tardo XI secolo. L’interno era a due piani, mentre l’esterno dell’abside presenta tracce della tipica decorazione romanica ad archetti.
Le torri romane
A nord e a est di San Giovanni vi sono i resti di due torri romane, forse anteriori al circuito murario, e di alcuni edifici di abitazione e di servizio, usati a lungo anche dopo la distruzione del 1287, forse per ospitare i canonici durante i loro soggiorni.
Tra gli altri edifici civili, oltre ad alcune case, si segnala, in fondo a un ampio prato, la “casa forte”, un monumentale edificio forse sede del potere politico.
Gli ampi spazi vuoti all’interno del circuito murario, e i pochi resti visibili di abitazioni, non devono trarre in inganno: prima della distruzione, oltre agli edifici religiosi e civili parzialmente conservatisi, l’area doveva essere densamente abitata.
Antiquarium
All’interno del Parco Archeologico di Castelseprio, grazie al recupero dell’edificio dell’ex conventino francescano di San Giovanni, è stato inaugurato nel 2009 l’Antiquarium, che, con un approccio moderno e didattico, propone al visitatore i reperti più significativi rinvenuti nell’ambito delle indagini archeologiche, tuttora in corso, nell’antica Castelseprio, ripercorrendo la storia del sito dalle prime presenze in età preistorica all’ultima frequentazione monastica nel tardo Medioevo.
Visita
Info e contatti
Parco Archeologico e Antiquarium
Via Castelvecchio, 1513 – Castelseprio VA
Tel. 0331820438
Mail. parcoarcheologico.castelseprio@beniculturali.it
Sito web
VUOTO
Biglietti
Ingresso gratuito
Orari
Parco Archeologico
Lunedì chiuso
Martedì e Mercoledì 09.00 – 14.00
Giovedì, Venerdì e Sabato 13:30 -18:30
Domenica 13:30 – 18:30
Antiquarium
Mercoledì 11.30-14.00
Giovedì, venerdì e sabato 15.30-17.30
Domenica 13.30-17.30 (solo domeniche indicate sul sito)