Castelseprio Territorio

Area Archeologica di Castelseprio, all’interno della quale si trova la Chiesa di Santa Maria Foris Portas, e torre di Torba (provincia di Varese, regione Lombardia)

L’Area Archeologica di Castelseprio si trova su un terrazzamento d’altura, circondato da boschi e, in basso, da profondi valloni dove scorrono fiumi e torrenti. L’area testimonia in maniera eccezionale il reimpiego del sistema fortificato di altura sorto in età tardo-romana a seguito delle prime invasioni barbariche. Il castrum, distrutto nel Duecento e successivamente abbandonato, ha mantenuto i suoi caratteri fondamentali. L’imponente circuito murario e il complesso cultuale di San Giovanni, con la Basilica e il Battistero ottagonale, furono riutilizzati dai Longobardi nel VII secolo, quando all’interno e all’esterno degli edifici di culto trovarono posto le sepolture degli aristocratici. In epoca longobarda l’area fu sede di un Gastaldo, un amministratore dei possedimenti del re longobardo che promosse la costruzione di edifici di pregio come la chiesa di Santa Maria foris portas e il Monastero di Torba, estensione del sito fortificato di Castelseprio.

Significativo esempio della creazione di nuclei di potere nel territorio rurale, l’insediamento è definito dalle mura di cinta che si sviluppano fino a Torba, nel fondovalle del fiume Olona.

La Torre, eretta tra il V e il VI secolo, è la principale testimonianza rimasta del periodo tardo-imperiale, quando il complesso era presidio militare. In età longobarda Torba diventa sede di una comunità di monache benedettine; come significativa traccia di questa trasformazione, vi sono gli splendidi affreschi che decorano i due piani della Torre e che si datano alla fine dell’VIII secolo, quando le monache riutilizzarono l’edificio come oratorio e sepolcreto, costruendo in seguito la Chiesa e il vicino Monastero.