Sai qual è l’affinità architettonica tra Spoleto e Campello sul Clitunno? Sai dove si trova un giardino d’acqua, talmente bello da essere scelto dai Longobardi, cantato da Virgilio e ricordato da Carducci?
Potrai scoprire tutto questo grazie all’itinerario, che stiamo per svelarti, tra architettura longobarda, templi, castelli millenari e viste panoramiche tra le più belle del territorio.
La nostra giornata inizia dalla Basilica di San Salvatore, un esempio importantissimo di edificio romano classico. Usciti dalla chiesa raggiungiamo, tramite la scala mobile, la Rocca Albornoziana e il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto. Ci concediamo poi una passeggiata per concludere la mattinata nel centro storico di Spoleto con la visita ai principali monumenti, come la biblioteca di Palazzo Mauri con i suoi meravigliosi mosaici e la stazione, dove si trova la porta ferrea realizzata nel 1962 da Alexander Calder: Teodelapio.
Dopo una pausa pranzo per ricaricarci, partiamo in direzione Campello sul Clitunno! Sulla strada ci raggiunge la vista del Castello di Campello alto, un borgo antichissimo che sorge sulla sommità di un colle vestito di ulivi. Dedichiamo prima delle ultime tappe una visita al castello, simbolo dell’architettura longobarda immerso nel paesaggio della valle spoletana.
Il nostro percorso continua fino alle Fonti del Clitunno, un luogo bucolico nella valle umbra meridionale, che è passato alla storia grazie ai racconti di poeti classici, come Plinio e contemporanei come Lord Byron.
Percorriamo poi 1 km lungo l’antica via Flaminia e giungiamo al Tempietto sul Clitunno, una rara testimonianza del passato longobardo nella valle. La destinazione originale del tempio sembra ancora oggi sconosciuta ma è lampante la connessione con la Basilica di San Salvatore a Spoleto negli “spolia”, l’uso e il reimpiego dell’antico. Si conclude così il cerchio delle tappe. Un’esperienza unica di come l’arte si unisce alla natura.
Vorresti vedere con i tuoi occhi questi luoghi così incantati? L’itinerario aspetta te!
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