PAVIA CAPITALE

Capitale del Regno dal 625 al 774, Pavia fu il centro più importante della cultura longobarda.
Le prerogative di capitale e la presenza dei sovrani che vi risiedevano influenzarono profondamente le vicende urbanistiche, ecclesiastiche e culturali della città durante tutto l’alto medioevo.
I re Clefi, Autari, Agilulfo, Rotari e Ariperto promossero la costruzione di numerose e celebri basiliche cattoliche; purtroppo la maggior parte degli edifici, eretti tra il VII e l’VIII secolo è andata perduta o ha subito modifiche radi- cali. Di alcuni non è possibile neppure localizzare l’ubica- zione.
Il principale edificio religioso pavese è la chiesa di Sant’Eusebio, costruita come cattedrale ariana da Rotari e in seguito fulcro della conversione al cattolicesimo avviata da Teodolinda e sostenuta da re Ariperto I (653- 661) e dal vescovo Anastasio. Del VII secolo resta la cripta, con ca- pitelli originali.
Pochi i resti della basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, edificata da Liutprando per accogliere le spoglie di S. Agostino provenienti dalla Sardegna, e completamente ricostruita alla fine del XII secolo.
Sono perdute invece le architetture longobarde della Basilica di S. Giovanni Battista, edificata per iniziativa della regina Gundeperga verso il 635, del monastero di San Salvatore, fondato da re Ariperto I nel 657, della chiesa di Santa Maria alle Pertiche e di quella di San Michele sede delle incoronazioni reali.

Condividi: