LE CRIPTE LONGOBARDE DI SAN MICHELE

L’area è costituita dal complesso santuariale di San Michele, nel quale, inglobate con altre emergenze architettoniche nelle costruzioni e accrescimenti successivi del santuario, si evidenziano le strutture che insieme al ricco corpus epigrafico altomedievale e al patrimonio storico- culturale costituiscono una testimonianza unica nella definizione della storia dei Longobardi in Italia.
Le strutture antropiche e l’eccezionale corpus epigrafico consentono di ricostruire un contesto straordinario che dimostra quanto centrale sia stato il ruolo del santuario garganico rispetto, non solo al popolo dei Longobardi, ma anche ai devoti dell’Europa intera.
Tracce consistenti degli ambienti descritti nell’Apparitio furono rinvenute negli anni cinquanta nel corso di scavi archeologici al di sotto del piano di calpestio della grotta micaelica, dell’atrio e degli spazi adiacenti. Negli ambienti messi in luce, fu ritrovato un gran numero di testimonianze oggettuali, frammenti e affreschi ma soprattutto graffiti e iscrizioni murali, contestuali all’utilizzo di questi ambienti.

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