LA METALLURGIA

L’artigianato longobardo, documentato dai numerosi reperti tombali, primeggia soprattutto nella lavorazione dei metalli, in particolare nella produzione delle armi e delle oreficerie. Elementi caratteristici dell’arte orafa longobarda sono l’uso della lamina d’oro, della lavorazione a sbalzo e delle decorazioni con pietre preziose e semipreziose. Tra i numerosi manufatti prodotti ci sono fibule, orecchini, piatti di legature, reliquiari, guarnizioni per scramasax (pugnali) e per selle. Peculiari sono poi gli scudi da parata, ornati da placche in lamina di bronzo con decorazioni zoomorfe e vegetali (graticci, foglie), e le crocette in foglia d’oro d’uso funerario.
I motivi decorativi mostrano un’evoluzione evidente: nel VI-inizi VII secolo predominano elementi della tradizione germanica, soprattutto bestie feroci e minacciose; dalla metà del VII secolo prendono il sopravvento i motivi simbolici influenzati dall’arte mediterranea (elementi vegetali, uccelli); infine, a partire dalla fine del VII secolo, le caratteristiche di distinzione tra l’arte longobarda e quella romano-cristiana si affievoliscono a tal punto da dar vita a una nuova espressione artistica.
Le tecniche di lavorazione maggiormente impiegate dai Longobardi sono: fusione a stampo, cloisonné,
punzonatura, filigrana, agemina, damaschinatura, niello.

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