CIVIDALE DEL FRIULI

Nel 568 con l’arrivo dei Longobardi, guidati da re Alboino, Cividale acquistò un ruolo da protagonista divenendo capitale del primo ducato longobardo in Italia. Nel corso dell’VIII secolo, durante il periodo del duca Pemmone e di suo figlio Ratchis, con l’aiuto del re Liutprando, vi giunse Callisto, Patriarca di Aquileia: la compresenza in città dei massimi rappresentanti territoriali del potere politico e di quello religioso dell’epoca, il Duca con l’alta aristocrazia longobarda e il Patriarca con tutta la sua gerarchia, trasformò definitivamente Cividale in una potente capitale politica e religiosa, nonché in un centro di arte e cultura.
All’interno della cinta muraria, i principali complessi della città longobarda erano costituiti da:l’area della Valle dove fu posta la “Gastalda” sede del Gastaldo, rappresentante del re, in cui vennero edificati la chiesa di San Giovanni e l’Oratorio di Santa Maria e, verso la fine del regno, l’importante Monastero di Santa Maria in Valle;
il complesso episcopale presso la basilica di Santa Maria Assunta divenuta chiesa episcopale con annesso palazzo patriarcale (tarda età longobarda).
La città mantenne il ruolo di centro direzionale e di potere anche dopo la conquista del regno da parte dei Carolingi; da sede del ducato longobardo di Forum Iulii divenne la Civitas Austriae, la città dei territori orientali dell’Impero carolingio, da cui deriva il nome attuale della città.
Nel 1077 la concessione da parte dell’imperatore Enrico IV alla Chiesa di Aquileia della giurisdizione con prerogative ducali di tutto il territorio friulano sanciva l’autonomia territoriale e amministrativa dello stato patriarcale friulano e, con essa, il ruolo di Cividale quale capitale della Patria del Friuli.
Il Patriarca Bertoldo di Andechs (inizi XIII secolo) diede avvio ad importanti attività di rinnovamento e riqualificazione edilizia, sia dei principali monumenti che dell’intero spazio urbano, segnando un percorso lungo il quale la città si sviluppò nei secoli successivi: venne ampliato il circuito murario comprendendo così i borghi che si erano andati sviluppando nel corso del tempo ai margini della città, Borgo San Pietro, Borgo San Silvestro (oggi noto come Borgo San Domenico), Borgo Brossana e Borgo di Ponte.
A partire dal XIV secolo, però Cividale perse progressivamente importanza a beneficio di Udine, dove venne in seguito trasferita anche la sede patriarcale

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