CASTELSEPRIO

Flavia Sebrio: Castelseprio Longobarda, presidio militare e città regia

Lo sviluppo e la fortuna di Castelseprio sono indissolubilmente legati alla posizione strategica del luogo in cui sorge: nel cuore della valle del fiume Olona, da cui è possibile avere il controllo delle vie di comunicazione fluviali e terrestri verso i valichi alpini e il centro Europa.

Grazie alla sua posizione strategica, Castelseprio è noto fin dall’età tardoantica (IV-V sec.) come fortificazione e accampamento militare, poi ulteriormente rafforzato dai Goti nei due secoli successivi, quando venne edificata un’imponente cinta muraria dotata di torri, che si estendeva fino a comprendere Torba, situata nel fondo della valle dell’Olona. Per questo motivo, le fonti iniziano riferirsi a questo insediamento come Castrum Sibrium, dove la parola “castrum” indica proprio la fortificazione difensiva.

Più tardi, tra la fine del VI sec. e il 774, i Longobardi fecero del presidio militare anche un centro giurisdizionale e amministrativo, sede di importanti esponenti del ceto dell’aristocrazia guerriera e di funzionari di alto livello. All’epoca della Giudicaria del Seprio, risalgono poche ma importanti tracce longobarde come l’iscrizione funeraria di Wideramn e un intero corredo di un cavaliere.

I reperti che meglio descrivono il ruolo strategico di Castelseprio e i suoi contatti privilegiati con la corte regia di Pavia sono delle rare monete longobarde, attualmente esposte al Museo Archeologico di Milano: si tratta di un tremisse d’oro pseudoimperiale con l’effige di Giustiniano I, risalente alla dine VI sec., e i Tremissi aurei coniati sotto re Desiderio (756-774). Questi ultimi riportano la dicitura Flavia Sebrio, che qualificano Castelseprio come “città regia”.

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