LA DIETA
La dieta longobarda comprendeva prodotti agricoli come il frumento, la fava, il miglio, la segale e soprattutto gli ortaggi, i legumi, la frutta (castagne, mele, noci), la vite e l’olivo. Un ruolo primario dovevano avere anche la cacciagione, la raccolta di frutti spontanei e la pastorizia da cui si ricavavano oltre alla carne, burro, grasso e latte.
LA CACCIA
Il ruolo fondamentale della caccia è attestato ancora una volta nell’Editto di Rotari dove è menzionata ben quarantadue volte.
I Longobardi la praticavano non solo per procacciarsi cibo, ma anche come modo per esorcizzare la guerra e come tale veniva insegnata ai maschi fin dalla giovane età. Nei territori boschivi era piuttosto diffusa la caccia con i falconi, sia ad alto che a basso volo; la caccia a cervi, uri, caprioli e cinghiali si svolgeva invece a cavallo con l’aiuto dei cani. I Longobardi erano inoltre abilissimi nell’uso dell’arco e delle trappole.