L’ABBIGLIAMENTO FEMMINILE

Le informazioni di cui disponiamo per ricostruire il costume femminile derivano quasi esclusivamente da sepolture di persone d’alto rango di VI-VII secolo; pochissimo sappiamo invece sulle donne di ceto sociale inferiore.
La nobiltà longobarda vestiva abiti di broccato, arricchiti da spille in metallo, e usava orecchini e collane. I capelli erano trattenuti da reticelle in filo d’oro o da spilloni in metallo.
Lo stanziamento in Italia e il rapido processo di assimilazione con il mondo romano-bizantino influenzarono anche l’ambito della moda. Accanto a oggetti tipici della tradizione pannonica come la spille ad “S” o le fibule a staffa, e a elementi d’uso quotidiano come pettini, coltellini e borse, fecero la loro comparsa gioielli copiati dal costume delle donne indigene: orecchini pendenti, collane in oro e pietre semipreziose, fibule a disco.
Infine, la presenza nei corredi di manufatti di raffinata produzione artistica come gli sgabelli pieghevoli con decorazioni policrome on metallo, i bacili in bronzo e in argento e i corni per bere in vetro, documenta la circolazione di oggetti prestigiosi richiesti dall’élite dominante come espressione di affermazione sociale.

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