Da Venerdì 26 e domenica 28 aprile 2024, si svolgerà la sesta, ed ultima, Longobard Experience, iniziativa digitale promossa in partnership tra IgersItalia, l’Associazione Italia Langobardorum, il Comune di Spoleto ed il Comune di Campello sul Clitunno allo scopo di illustrare, attraverso il web e gli strumenti social, le testimonianze della civiltà dei Longobardi in Italia.
In occasione dell’evento, si ritroveranno nel cuore dell’Umbria più di quindici gruppi di IgersItalia, la più grande community italiana legata al mondo della comunicazione digitale con riferimento alla promozione del territorio, con l’obiettivo di produrre uno storytelling volto a raccontare le bellezze storico-artistiche e ambientali delle due città, con particolare riguardo all’importante eredità longobarda.
“L’evento #LongobardExperience
Danilo Chiodetti, presidente dell’Associazione Italia Langobardorum
Questa Longobard Experience è l’ultima di una serie di eventi digitali svolte nel corso del 2023 da nord a sud nei luoghi del sito seriale UNESCO che sono diffusi in tutta la penisola italiana.
Lombardia, Puglia, Umbria, Friuli-Venezia Giulia e Campania infatti, sono le cinque regioni che ospitano le sette città che conservano i monumenti più significativi del periodo longobardo in Italia. Chiese e basiliche, musei e santuari sono gioielli artistici e architettonici ricchi di fascino e di tesori inestimabili del periodo longobardo.
Longobard Experience è una progetto nato da una partnership tra IgersItalia e l’Associazione Italia Langobardorum nell’ambito del progetto “Longobardi in viaggio verso nuovi scenari” a valere della Legge 77/2006 del Ministero della Cultura “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti e degli elementi italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella «lista del patrimonio mondiale», posti sotto la tutela dell’UNESCO”, l’Associazione Italia Langobardorum sta dando vita ad una serie di azioni volte alla diffusione della conoscenza del Sito UNESCO seriale dei “Longobardi in Italia” e della loro storia, che coinvolgano un pubblico sempre più ampio, con particolare attenzione al target dei cosiddetti nativi digitali (nati tra la fine degli anni ’90 e la fine degli anni 2000) che utilizzano Internet sin dall’infanzia, al punto che i social media incidono significativamente nel loro processo di socializzazione.