IgersItalia e l’Associazione Italia Langobardorum lanciano in partnership Longobard Experience, una serie di invasioni digitali mirate a raccontare, attraverso il web e i social, le tracce dei Longobardi in Italia.
Sabato e domenica 21 e 22 gennaio a Brescia si incontreranno più di venti community di IgersItalia per produrre un social strorytelling volto a raccontare le bellezze storico-artistiche e i beni dei Longobardi della città e gli eventi che si svolgeranno in concomitanza della cerimonia inaugurale di Brescia e Bergamo Capitale della cultura 2023.
Il Teatro Grande, l’Area Archeologica con il Capitolium, il Teatro Romano e il Museo di Santa Giulia che ospiterà l’inaugurazione della sezione romana “L’età romana. La città”, saranno solo alcuni dei luoghi che saranno visitati e raccontati nel corso delle due giornate. La domenica anche il Museo Mille Miglia, luogo iconico della storia sportiva e culturale del nostro Paese sarà protagonista di un’invasione digitale.
L’appuntamento Longobard Experience di Brescia è solo il primo di una serie di invasioni digitali che si terranno nei prossimi mesi da nord a sud nei luoghi del sito seriale UNESCO che sono diffusi in tutta la penisola italiana.
Lombardia, Puglia, Umbria, Friuli-Venezia Giulia e Campania infatti, sono le cinque regioni che ospitano le sette città che conservano i monumenti più significativi del periodo longobardo in Italia. Chiese e basiliche, musei e santuari sono gioielli artistici e architettonici ricchi di fascino e di tesori inestimabili del periodo longobardo.
Longobard Experience è una progetto nato creato da una partnership tra IgersItalia e l’Associazione Italia Langobardorum nell’ambito del progetto “Longobardi in viaggio verso nuovi scenari” a valere della Legge 77/2006 “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti e degli elementi italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella «lista del patrimonio mondiale», posti sotto la tutela dell’UNESCO”, l’Associazione Italia Langobardorum sta dando vita ad una serie di azioni volte alla diffusione della conoscenza del Sito UNESCO seriale dei “Longobardi in Italia” e della loro storia, che coinvolgano un pubblico sempre più ampio, con particolare attenzione al target dei cosiddetti nativi digitali (nati tra la fine degli anni ’90 e la fine degli anni 2000) che utilizzano Internet sin dall’infanzia, al punto che i social media incidono significativamente nel loro processo di socializzazione.