Ricomincia a viaggiare la nostra Mostra-Dossier “Trame Longobarde. Tra Architettura e tessuti.”
La mostra, curata da Glenda Giampaoli e Giorgio Flamini, con il confronto scientifico di Donatella Scortecci, è stata realizzata grazie alle risorse della Regione Umbria (legge regionale 24 del 2003 progetto “Musei che hanno stoffa”), del MiBACT (legge 77 del 2006 a sostegno dei siti UNESCO) e dall’Associazione Italia Langobardorum per il valore scientifico, didattico illustrativo e sociale.
Si tratta di un progetto nato da un’eccezionale collaborazione tra enti e istituzioni, dal Comune di Spoleto alla Regione Umbria, dall’Istituto Sansi Leonardi Volta, alla Casa di Reclusione di Spoleto, al Museo Nazionale del Ducato coordinati e diretti dall’Associazione Italia Langobardorum.
Il progetto arricchito e diffuso in tutta la rete del sito seriale UNESCO “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”, si propone come buona pratica per la didattica legata alla Legge 77/2006 – Misure speciali di tutela e fruizione dei Siti UNESCO. Dopo essere stata ai musei di: Cividale del Friuli, Spoleto, Napoli, Brescia, Monte Sant’Angelo e Benevento, la mostra arriva al Museo Sannitico di Campobasso socio aderente dell’ Associazione “Italia Langobardorum”, e sarà allestita tra le sua collezioni i corredi della necropoli di Campochiaro.
L’allestimento propone un’accurata lettura delle tecniche antiche di tessitura attraverso una ricostruzione di tessuti, abiti e telai verosimilmente in uso tra VI e VIII secolo d. C. che rappresenta il filo conduttore per la conoscenza del popolo Longobardo attraverso gli oggetti e i manufatti che erano parte integrante della vita quotidiana. Tutti gli abiti sono stati realizzati per una metà con tessuti fatti rigorosamente a mano su telai orizzontali a licci riproducendo esattamente il numero dei fili di ordito e trama nonché lo spessore degli stessi fili e le torsioni; la tessitura, i costumi, gli accessori e le armi sono stati prodotti dai detenuti della Casa di Reclusione di Spoleto. L’altra metà degli abiti è stata realizzata impiegando una tela di cotone industriale proprio per sottolineare che il modello dell’abito riproposto è il frutto di contaminazioni scientifiche e di elaborazioni dei curatori.
Durante la permanenza della mostra a Campobasso, al Museo Sannitico verranno organizzati tra giugno e luglio laboratori didattici su pittura della ceramica, filatura e tessitura e metallurgia longobarda.
Per informazioni: Direzione Regionale Musei Molise: drm-mol@beniculturali.it e 0874412265 ( Museo Sannitico)