Dopo il primo premio ricevuto alla XXIV edizione della Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto, il più importante festival di cinema archeologico italiano e tra i maggiori in Europa, il film documentario “L’Italia dei Longobardi” ha affascinato anche il numeroso pubblico presente in occasione della proiezione alla XVI edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum.
Nell’ambito della Bmta infatti, l’Associazione Italia Langobardorum, sabato 16 novembre, ha organizzato la proiezione integrale del film documentario “L’Italia dei Longobardi”.
All’incontro sono intervenuti:
Francesca Morandini (Comune di Brescia) con una relazione dal titolo “I Longobardi in Italia: l’altomedioevo in una rete”; Maria Stovali (Comune di Spoleto) con “Un patrimonio da far conoscere. Attività di promozione”; Francesca Guerini (Fondazione Brescia Musei) ha presentato gli “Strumenti didattici per insegnanti e studenti”; Luca Peyronel (IULM Milano), ha presentato il film documentario, di cui ha curato la regia.
Le conclusioni sono state affidate ad Angela Maria Ferroni (Servizio I Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo).
L’incontro è stato presieduto da Giovanni Granatiero (Presidente dell’Associazione Italia Langobardorum e Assessore alla Cultura del Comune di Monte Sant’Angelo), che ha dichiarato: “La partecipazione di Italia Langobardorum alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico è stata fortemente voluta dall’organizzazione e questo ci rende orgogliosi del lavoro fin qui svolto. La Borsa inoltre, senza dubbio, rappresenta per la nostra rete un ottimo momento di promozione. Un momento di confronto e di dialogo con gli operatori specializzati che permette di proiettare i nostri siti in una dimensione internazionale”.
Il film-documentario “L’Italia dei Longobardi” narra la storia del popolo longobardo presentandone le massime espressioni artistiche ed architettoniche attraverso la voce di studiosi, ricercatori e testimonial d’eccezione.
Lo stucco lavorato in minuti, raffinati intarsi nel tempietto di Cividale del Friuli; l’affascinante, per molti versi inspiegabile, unicum pittorico degli affreschi della chiesa di Santa Maria foris portas a Castelseprio; le testimonianze di un nuovo ordine urbano e monumentale che cambia completamente i connotati della città romana a Brescia; la fascinazione per l’antichità classica nel tempio di Campello sul Clitunno; la sapiente armonia di stili nell’architettura unica di San Salvatore a Spoleto; gli echi del mondo bizantino di Santa Sofia a Benevento; la valorizzazione dell’antico culto di San Michele a Monte Sant’Angelo: sono tutti segni della profonda trasformazione che avviene in Italia nei due secoli della dominazione longobarda, tra il 568 e il 774 d.C.
Le riprese del documentario ripercorrono, attraverso il racconto della Historia Langobardorum di Paolo Diacono e attraverso interviste a eminenti storici, archeologi, storici dell’arte e testimonial d’eccezione, i sette luoghi italiani della cultura longobarda inseriti nella World Heritage List UNESCO come sito seriale I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.).
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